A colpi di bozze di disegni di legge si cambia l’assetto delle autonomie locali…Ora è il turno del Tit. V della Costituzione, che a poco più di 10 anni dalla precedente riforma, viene riscritto pesantemente dal Governo, con il dichiarato obiettivo di “apportare modifiche quantitativamente limitate, ma significative dal punto di vista della regolamentazione dei rapporti fra lo Stato e le regioni.”
Il Consiglio dei ministri del 9/10/2012 ha varato la legge di stabilità. Di seguito è possibile consultare la bozza del disegno di legge e il comunicato stampa del Consiglio dei ministri.
Il Consiglio dei ministri ha definito i parametri minimi al di sotto dei quali occorre procedere al riaccorpamento delle Province: la popolazione deve essere pari ad almeno 350.000 abitanti e l’estensione territoriale a 2.500 Kmq.
Nel post è possibile consultare il testo del decreto legge, la relazione illustrativa, la relazione tecnica e il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, nonché la nota di lettura dell’A.N.C.I.
Il Consiglio dei Ministri ha esaminato il rapporto sulla spending review “elementi per una revisione della spesa pubblica”, illustrato dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Programma di governo, Piero Giarda.
Sul sito dell’UPI è possibile esaminare una versione non ufficiale del disegno di legge, proposto dal Consiglio dei ministri il 24/02/2012 con il quale vengono ridisegnati l’assetto e le modalità di elezione dei Consigli provinciali e dei Presidenti delle Province.